Yantari Scent

Gli effetti del Marketing Olfattivo

Cosa è il marketing olfattivo e perché usarlo

È intuitivo il fatto che vivere in un ambiente gradevole sia “meglio” che non il contrario.

Già nel 2007, oltre il 35% delle Aziende Fortune Global 500 avevano già introdotto lo scent marketing nei loro processi aziendali. Ad oggi siamo ben oltre il 60%.

Quando la gradevolezza di un ambiente è generata da uno stato emotivo richiamat da un senso come quello dell’olfatto, gli effetti sono immediati, stabili nel tempo e, soprattutto, incondizionati.

Perché introdurre il marketing olfattivo nella tua azienda?

Applicare i principi del marketing olfattivo in un ambiente di lavoro, sia esso un negozio, un supermercato, un hotel, un ufficio o di qualsiasi altro genere, significa…

Leggi di più.

Lo scent marketing adeguatamente progettato in un negozio:

Fa percepire al Cliente un senso di pulizia e di cura nei suoi confronti

L’ambiente gradevole fa aumentare il tempo di permanenza in quell’ambiente

Aumenta in modo inequivocabile la propensione all’acquisto

Rende più “pubblicizzabile” il negozio attraverso il passaparola

In una struttura ricettiva (hotel/resort) gli effetti del marketing olfattivo sono:

Miglioramento dell’esperienza generale degli ospiti

Back Home feeling – sensazione immediata del “ritorno in luogo noto e sicuro”

Differenziazione della struttura da altre a parità di altri parametri

Senso di pulito e di curato

Promessa di attenzione verso l’ospite

In un ambiente di lavoro, sia esso condiviso da più persone o no, un ambiente in cui sia presente una profumazione BEN PROGETTATA genera:

Maggiore gradimento del personale verso un’azienda “Più pulita” e “più
attenta all’ambiente di lavoro”

Migliorato e più positivo ambiente di lavoro avendo la possibilità, agendo sul
tipo di fragranza, di migliorare il livello di relax, di energia, di concentrazione etc.

In uno studio medico spesso sono presenti odori che tutto fanno meno che rilassare i pazienti.

Eclatanti sono gli esempi di studi dentistici in cui gli odori sgradevoli dovuti all’azione delle frese e dei trapani (in questo caso anche i rumori fanno parte integrante del marketing sensoriale che andrebbe curato) evocano nei pazienti stati d’animo negativi.


Evitare ciò significa:

Avere a che fare con Pazienti più rilassati

Dimostrare attenzione e cura verso il paziente e gli ospiti dello Studio in generale

Differenziarsi dalla concorrenza moderna

Spesso è argomento di accese discussioni: in un ristorante un profumo è gradito o no? Inficia negativamente le sensazioni olfattive degli ospiti verso i profumi dei piatti o no?

La risposta sta nella professionalità di chi tratta il marketing olfattivo ed è questa:

dipende dal TIPO di profumazione, dall’intensità che deve essere avvertibile ma MAI preponderante, e dalle ZONE di influenza. 

 

Infatti mentre ad esempio nelle toilette è a dir poco INDISPENSABILE, nei pressi del tavolo ove si consuma il cibo è da

attenuare moltissimo e deve essere DIVERSA da quella delle toilette (per motivi tanto intuitivi da non dovere neppure essere menzionati).

 

Discorso ancora diverso è la zona di relax o attesa (se presente) in cui si può ulteriormente variare il feeling “preparando” l’ospite ai momenti che verranno.

Chiaro che il tutto si può ottenere solo affidando il proprio progetto di scent marketing ad un’azienda che abbia non solo le fragranze adeguate, ma anche i dispositivi adeguati per poter modulare alla perfezione le aree di inflenza.

In un centro benessere, lo stato d’animo dell’ospite non può non essere posto al centro delle attenzioni dell’ospitante.

Lo stesso vale ovviamente anche per una SPA.

Nondimeno vale per un centro fitness in cui riuscire ad ingenerare un’emozione positiva, allegra ed energica, è parte essenziale del famoso detto “chi ben comincia…”.

 

Nei centri fitness e nelle SPA inoltre, l’ambiente spogliatoio, è spesso un fattore dirimente nel gradimento generale da parte dell’ospite.

Spendere decine di migliaia di euro in attrezzature per poi farsi scartare a causa del maleodorante spogliatoio non è certo un gran bell’investimento.

 

Chi sia stato ospitato dalle più prestigiose SPA e rinomati centri benessere, ricorda alla perfezione come sin dall’ingresso in struttura fosse presente un ben preciso “marchio” olfattivo che riconoscerebbe “al volo” tra mille.

Le SPA che vogliano distinguersi in modo assoluto adottano profumazioni personalizzate ed esclusive che rientrano nel concetto di Branding olfattivo.

 

Ricordiamo che “pulizia” è il primissimo stato d’animo evocato da una buona profumazione.

Ci sentiremmo di NON inserire la qualità “pulizia” tra le prime tre essenziali ed irrinunciabili per un centro benessere di qualsivoglia tipo?

Cosa state respirando?

L’uomo respira in media circa 22.000 volte al giorno il che significa 916 volte ogni ora.


La potenza del marketing olfattivo sta proprio nel fatto che non esiste uno “zapping” possibile per evitare di ricevere lo stimolo olfattivo.


Ciò è positivo o negativo?


Dipende…

Carrello
Torna in alto